Giugno 05 2020 1Comment
ergonomia postazione di lavoro

Migliora l’ERGONOMIA in 4 STEP: scelta avvitatore e realizzazione della postazione di lavoro

Il minimo sforzo per l’operatore genera intrinsecamente il massimo livello qualitativo della produttività e dell’ergonomia

L’Ergonomia ovvero letteralmente “la scienza del lavoro” è la chiave per la progettazione di luoghi migliori in cui lavorare, dove

  • l’avvitatore,
  • la movimentazione,
  • il processo di lavoro e
  • l’operatore

si debbono riunire ritrovando una modalità di esecuzione che generi l’attività migliore con il minimo sforzo.

Il minimo sforzo per l’operatore genera intrinsecamente il massimo livello qualitativo della produttività.

Quando un avvitatore è ben equilibrato e si adatta perfettamente alla mano dell’operatore, quando il piano di lavoro è ad un’altezza confortevole e tutte le operazioni possono essere eseguite raggiungendo la componentistica desiderata senza scomodi allungamenti, quando tutte le operazione di movimentazione dei pezzi sono effettuate attraverso appositi sistemi e strumenti che ne agevolino le operazioni… in tutti questi casi la qualità viene generata conseguentemente perché saremo stati in grado di ridurre gli sforzi necessari al minimo rendendo confortevole le attività lavorative.

Troppo spesso si chiede al lavoratore di adeguarsi alla postazione ed alle esigenze delle linee di assemblaggio speculando su piccoli accorgimenti ritenuti spesso improduttivi e senza ritorno, senza in realtà considerare che nella realtà, i piccoli accorgimenti di ergonomia ottimizzerebbero produttività e qualità, facendo produrre meglio ed in minor tempo.

Quante volte entrando in un’azienda notate utensili appesi in posizione errata che costringono gli operatori a sollevare braccia sopra la testa o a movimenti inadeguati del polso?

Quante volte vedete movimentare pezzi e posizionarli sulle linee di assemblaggio con la sola forza delle braccia e della schiena?

Quante altre volte notate operatori contro – reazionare avvitatori con la sola forza delle braccia per assenza di un adeguato braccio di reazione?

In tutti questi casi privi di ergonomia la produttività è minima ma soprattutto lo status ed il morale dell’operatore ne risentono aumentando assenteismo e richieste di malattia professionale.

Lasciamo di seguito alcuni accorgimenti pratici che possono suggerire adeguate riflessioni nel momento in cui si voglia realizzare una nuova postazione in ergonomia o più semplicemente innovare una postazione esistente.

Gli avvitatori

L’errata scelta dell’avvitatore ad uso manuale costituisce una delle principali fonti di traumi e causa principale delle malattie professionali, es. trauma del tunnel carpale.

Quando scegliamo un avvitatore, pneumatico piuttosto che a batteria piuttosto che elettronico, dobbiamo sempre considerare:

  • Peso dell’avvitatore
  • Bilanciamento tra parte anteriore e parte posteriore
  • Adattabilità alla mano dell’operatore preposto
  • Posizione neutrale del polso durante l’operazione di avvitatura
  • Misura del grilletto o leva tipologia e posizione
  • Forza richiesta per l’azionamento della leva o del grilletto di azionamento avvitatore
  • Resistenza allo scivolamento (grip)
  • Lunghezza dell’impugnatura
  • Adattabilità ad entrambe le mani
  • Presenza di spigoli vivi e angoli

I bilanciatori

I bilanciatori a molla restano l’accessorio primario da utilizzarsi nel caso in cui il peso dell’utensile sia superiore al peso ammesso all’interno dell’azienda per movimentazioni manuali di avvitatori, e deve essere opportunamente dimensionato e scelto in funzione della tipologia di lavorazione e della linea di assemblaggio in cui deve essere posizionato.

I bilanciatori a molla NON SONO sistemi di sollevamento e NON SONO tutti uguali:

  • La capacità di sollevamento deve essere tale da permettere di servo assistere il peso dell’utensile nella posizione mediana della capacità massima del bilanciatore
  • La corsa della fune deve permettere l’adeguato posizionamento ed essere adeguata alla linea di assemblaggio
  • Quando il peso da bilanciare è elevato (oltre i 10 Kg) preferire bilanciatori dotati di sistemi di sicurezza a caduta
  • Verificare che l’utensile appeso sia vincolato nel punto di baricentro corretto e che l’utensile resti sempre nella posizione di presa ottimale

Si consiglia di preferire bilanciatori che riportino una scala graduata per poter gestire in maniera più semplice la corretta gestione del peso dell’avvitatore

Bracci di reazione

I bracci di reazione debbono essere impiegati quando oltre al peso dell’utensile, è necessario assorbire la coppia risultante delle forze di reazione prodotte dall’avvitatore in fase di avvitatura o svitatura, nella scelta del corretto braccio è fondamentale DEFINIRE la movimentazione dell’avvitatura e L’AREA di lavoro da coprire, non che le forze torsiometriche in gioco e la tipologia di avvitatore da installare sul braccio.

  • Movimento dell’attività (dall’alto verso il basso, dal basso verso l’alto, orizzontale, entrambe i movimenti.. ecc)
  • Punti di avvitatura
  • Punto predisposto per l’ancoraggio del braccio nell’area di lavoro
  • Area di lavoro da coprire con estensione del braccio
  • Forza torsiometrica in gioco
  • Tipologia di avvitatore da connettere al braccio e peso
  • Movimenti di cambio della posizione di avvitatura da effettuare
  • Necessità o meno di avere una sequenza di lavoro precisa (positioning system)

Suggeriamo in particolare per la corretta scelta del braccio di affidarsi ad un esperto: spesso si tende a voler trovare da noi la soluzione, sottovalutando fattori importanti di cui si deve tenere conto.

Sistemi di movimentazione e di presa

Le recenti norme relative alla movimentazione manuali dei carichi all’interno delle aziende dettano linee guida importanti e che suggerisco di verificare sempre prima di ogni nuova introduzione.

Sottolineiamo un concetto importante: i sistemi di movimentazione e di presa NON sono sistemi di SOLLEVAMENTO, e seppur simili per funzionalità, non nascono per il medesimo scopo.

I sistemi di sollevamento, come i paranchi che frequentemente si incontrano in tutte le industrie, sono sistemi che come suggerisce la parola stessa sono adibiti al sollevamento verticale di un carico e la movimentazione avviene attraverso la pulsantiera di comando, a velocità legate alla velocità stessa del paranco.

I sistemi di movimentazione, come i bilanciatori pneumatici o i bracci partner hanno lo scopo di annullare il peso consentendo la libera movimentazione da parte dell’operatore a “peso zero” con entrambe le mani. La velocità di movimentazione in questo ultimo caso è la velocità stessa dell’operatore.

Nella parte inferiore del sistema di movimentazione dovrebbe sempre trovare spazio un adeguato sistema di presa, utilizziamo il condizionale perchè spesso questa funzionalità viene demandata a funi, brache o a ganci auto-costruiti. Le vigenti normative in termini di sicurezza impongono che tutti i sistemi di presa debbano essere certificati con matricola e marcatura CE, adeguatamente progettati e controllati periodicamente e questo nella maggior parte dei casi viene visto come un costo e non come un valore.

Non viene infatti considerato che i sistemi di presa adeguatamente costruiti e progettati in combinata con i sistemi di movimentazione ad annullamento di peso, rappresentano uno dei fattori produttivi fondamentali. Agevolare i movimenti e rendere il lavoro “snello” per l’operatore è il primo fattore di aumento della produttività.

Quali dati fornire per una corretta soluzione?

Partiremo dal sistema di presa

  • Dobbiamo avere ben chiari tutti i pezzi che vogliamo / dobbiamo movimentare
  • Dobbiamo poter fornire i disegni tridimensionali o bidimensionali di tutti i pezzi
  • Dobbiamo avere ben chiari i punti a cui possiamo ancorarci senza danneggiare il nostro prodotto
  • Dobbiamo aver chiara la movimentazione che il nostro pezzo deve subire (rotazione, posizionamento, ecc)
  • Dobbiamo spiegare e mostrare il punto di prelievo e la disposizione in cui i pezzi verranno ritrovati
  • Dobbiamo spiegare dove e come posizionare i pezzi

Il sistema di movimentazione deve tener conto:

  • Dell’area di lavoro in cui il pezzo deve essere movimentato
  • Della tipologia di movimento (posizionamento preciso, pick and place ecc)
  • Del peso del pezzo (variabile o fisso)
  • Del peso del sistema di presa

E’ oltremodo importante per poter rendere il sistema di movimentazione e di presa ottimale che vengano verificate tutte le portate della struttura consiglio quindi di affidarsi ad aziende in gradi di fornire non solo singoli componenti ma strutture complete certificate nella loro totalità.

 

#Airtechnology con te per individuare il prodotto che può soddisfare al meglio le tue esigenze.

1 comment

  1. Congratulazioni !

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